sabato 30 maggio 2009

Noi scegliamo

Oggi in Italia mancano soprattutto due cose, la sinistra e la libertà. Una sinistra capace di sognare e di trasformare, una libertà che si realizzi come liberazione, uguaglianza, partecipazione.

C’è bisogno di una sinistra autentica e coraggiosa che possa contribuire alla sconfitta sociale e culturale delle destre che giocano con le paure e con le incertezze, che alimentano la precarietà e le povertà, che cancellano elementari diritti di cittadinanza.

C’è bisogno di una sinistra radicata e di popolo per battere queste destre che rilanciano il nucleare, bocciano il pacchetto clima dell’Unione Europea e non investono sulle energie rinnovabili.

La Sinistra deve essere riconoscibile per le sue proposte, come già avvenuto nella Regione Lazio, dove grazie a Sinistra e Libertà è stata approvata l’importante legge sul reddito minimo garantito. Una prima risposta, una modalità per uscire dalla crisi nel senso giusto.

C’è bisogno di una sinistra che ripensi se stessa, innovando le proprie pratiche e i propri linguaggi; una sinistra in grado di parlare la lingua dell’uguaglianza, dei diritti e delle libertà individuali.

Le elezioni europee sono l’occasione per dare forza ad una sinistra unitaria e rinnovata, capace di rappresentare in Europa la necessità di politiche in grado di assicurare una maggiore sicurezza socio economica a milioni di persone che, a causa della crisi e delle politiche che l’hanno provocata, vivono una condizione di forte insicurezza in tema di occupazione, reddito, condizioni di lavoro, salute, istruzione.

Per queste ragioni il 6 ed il 7 di giugno noi, ex dirigenti viterbesi di Rifondazione, sosterremo ed invitiamo a sostenere SINISTRA E LIBERTA’.

ANTONUCCI Matteo, BRIGHI Simonetta, CALEVI Stefania, CARRAFA Augusto, CIOCCHETTI Angelo, DESANTIS Fabiola, FORZONI Claudio, LEONI Giovanni, MANCINI Walter, LOMBARDI Bernardino, NARDI Beatrice, PECIAROLO Sergio, PIERI Fabrizio, POZZI Corrado, PRINTEMPI Domenico, ROMITO Francesco, ROSELLI Patrizia, SACCO Paolo, TORRICELLI Giancarlo, ZUCCHETTA Valter

i regali del pd

Hanno la sindrome del voto utile ma non riescono ad ammettere che è utile solo a loro. Hanno la tendenza a farci passare per ingenui, settari, snob, sprovveduti, antichi o troppo moderni. Ci raccontano con grande pazienza che sbagliamo, quanto e come sbagliamo e perché, come se la loro fosse una missione di evangelizzazione di una tribù di indigeni che non hanno scelto liberamente la propria casa ma si sono fatti sedurre da perline e luccichii. Sono pronti ad attribuirci la responsabilità di un loro calo di consensi (la chiamano dispersione), ma non ricordano già più l’arroganza con cui appena un anno fa hanno oscurato la scena e hanno negato la possibilità di un’area a Sinistra. Cercano le differenze e le fratture all’interno di un progetto politico nuovo e sorvolano sui crepacci profondissimi del loro. Sostengono di essere il naturale sbocco di tutti i democratici, i progressisti e i riformisti. Chi sono? L’identikit è sufficientemente preciso da permettere di riconoscerli senza margine di errore: si tratta dei cattivi maestri del PD. Non di tutti gli elettori e i tesserati del PD. Non della stragrande maggioranza di persone tradite da un partito sempre meno liquido e sempre più gassoso, ma proprio dei cattivi maestri, i leader stanchi di un partito che ha buone idee e pratiche balzane (malsane, spesso). Uno dei motivi per cui anche il mio entusiasmo nei confronti della grande casa (pardon, Loft…), democratica è via via scemato fino a trasformarsi in vero sbigottimento. Questa campagna elettorale ci mette spesso in condizione di condividere palco e uditorio, in iniziative sul voto europeo o in dibattiti (pubblici e televisivi), sulla campagna e i programmi.
Uno ci mette tutta la buona volontà e cerca di capire qual è la linea.
La linea è chiara: siamo noi a sbagliare, loro cercano intese, punti di contatto, iniziative comuni per salvare il paese dallo spettro del berlusconismo. Come se ci fosse la possibilità che qualcuno, in SeL (ma anche nell’IDV o in Rifondazione), fosse invece fermamente intenzionato a desistere dal compito di una stretta e severa vigilanza e di una ferma difesa delle istituzioni.
Solo che c’è un problema. Il problema è che da veri democratici dovrebbero sapere che le istituzioni si difendono nei luoghi e nei modi giusti, per non cadere nella trappola della politica lontana dagli spazi della Politica. E invece, ormai accecati dall’ossessione della contromossa (sarà un favore al Cavaliere?), hanno cominciato a sbandare e a non concepire più il normale funzionamento di una democrazia parlamentare. Convinti del fatto che ormai il Parlamento è presidiato militarmente o quasi dai manipoli berlusconidi, i Cattivi Maestri del PD scelgono di non appoggiare una mozione di sfiducia perché inutile. Perché sarebbe un regalo al Premier. Davvero? Non è piuttosto stato un regalo al Premier aver estromesso la Sinistra dai banchi del Parlamento ed essersi avocati il compito di unica opposizione, salvo poi non farla e perdersi all’ombra di Governi Ombra? Non è forse stato un regalo al Premier aver costruito una campagna elettorale sul anti-anti-berlusconismo e poi trovare, a venti giorni dalle elezioni, l’anti-berlusconismo come unico nuovo collante? Non è forse un favore al Premier l’essersi appoggiati alle spalle non più larghe dell’unico quotidiano nazionale ancora in grado di far sentire la propria voce e aver trovato in un’inchiesta su fatti personali (osceni e scabrosi, se veri), l’unico motivo di furiosa indignazione nei confronti di un Presidente del Consiglio che esercita attacchi quotidiani proprio all’informazione e mina le funzioni delle istituzioni democratiche giorno dopo giorno, da un anno, da 14 anni ininterrottamente?
Non è forse un regalo al Premier un Referendum che gli consentirebbe (consentirà?), una maggioranza parlamentare talmente qualificata e solida da rendere inutile il ruolo dell’opposizione e delle consultazioni referendarie?”
Io sono convinto, noi siamo convinti che la proposta di Franceschini sia irricevibile, in questi termini.
Ma la cosa ancor più grottesca è che Franceschini non lo chiede a noi, non lo chiede alla Sinistra e non fa menzione della lettera aperta di Vendola, che invitava a un serio confronto e all’identificazione di una linea comune. No, Franceschini lo chiede all’Italia dei Valori, di cui rifiuta la mozione di sfiducia, e all’UDC. Franceschini vuole combattere una battaglia strenua e frontale per la difesa dei valori costituzionali insieme all’UDC di Cuffaro. Bene, per queste e moltissime altre ragioni io spero e sono convinto del fatto che il progetto di Sinistra e Libertà saprà resistere alle sirene e alle proposte di integrazione verticale del PD e saprà convincere i democratici di Sinistra di questo Paese che esistono ottime prediche e ottime pratiche, e che razzolare male è semplice e ormai un po’ troppo consueto.La democrazia si difende nei luoghi della democrazia, con o senza numeri. Questa è la lezione che abbiamo imparato e vogliamo continuare a imparare.

mercoledì 27 maggio 2009

martedì 26 maggio 2009

L'ombra della quinta mafia

Credo che sia importante pubblicare sul blog della sinistra tuscanese un articolo uscito oggi sul Corriere di Viterbo.

Matteo Antonucci.



Dal Corriere di Viterbo 26/05/2009



Infiltrazioni criminali: Sinistra e Libertà chiede controlli sui progetti.
L’ombra della quinta mafia

Viterbo-(G. An.) Energia e aereoporto: l’ombra della criminalità dietro ai progetti. Sinistra e Libertà critica le prospettive di sviluppo dell’aereoporto e delle centrali di Montalto e Tuscania.Prospettive senza reali fondamenti occupazionali, con il pericolo d’infiltrazioni criminali. L’occasione per discuterne è stato l’incontro di ieri con i parlamentari europei:Claudio fava e Umberto Guidoni, insieme al consiliere comunale Enrico Mezzetti e al presidente dell’associazione Sinistra per la Tuscia, Umberto cinalli. “Viterbo è stata sempre una provincia di servitù -ha introdotto cinalli- e ora lo stà vivendo ancora di più per le prospettive d’investimento. La riconversione della centale di Montalto, la realizzazione del deposito nucleare di Ischia, la centale a biomasse di Tuscania e lo scalo aereoportuale, portano con se il pericolo delle infiltrazioni criminali in un territorio che non ha addeguati sistemi di controllo e si trova culturalmente impreparato. Per questo abbiamo chiesto la costituzioni di un tavolo permanente di controllo sulle infrastrutture e l’energia”.
A definire una “farsa” la progettazione dell’aereoporto è il consigliere Mezzetti che aggiunge: “si promettono posti di lavoro quando si sa benissimo che l’aereoporto non si farà. Presentreremo in Consiglio un interrogazione per avere chiarimenti sull’ipotesi di inglobare anche la zona della commenda nell’area dell’Aereoporto”. Non bisogna trasferire a Viterbo il negativo esempio di Ciampino. Non bisogna giocare con il nucleare facendo scelte sciagurate. Le direttive europee tendono a valorizzare i progetti ambientali e dunque è necessario rimettere al centro della discussione i diritti sociali per guardare ad uno sviluppo complessivo e rispettoso”.
Sinistra e Libertà non intende essere il partito del “no”, ma l’argomento delle alternative progettuali tiene limitatamente banco.
“L’aereoporto di Viterbo è una balla –dice Fava-, come è falso anche il mito della centraale di Montalto.
Addirittura nei giorni scorsi una barra di metallo è rimasta bloccata per ore su una gru, mostrando gravi lacune nei sistemi di smaltimento dell’impianto.
Quello che sta diventando sempre piu reale è una forte presenza della criminalità sul territorio.Un’ entità che definirei la “quinta mafia” che riesce ad inserirsi pericolosamente nel tessuto sociale.
L’esempio l’abbiamo visto a Tuscania, dove una società che lavora al progetto della centrale a biomasse è legata alla famiglia Ciancimino. Bisogna mettere in campo una forte battaglia per vigilare sulla legalità e sul contollo del territorio.

domenica 24 maggio 2009

Vendola : "La logica del pd è suicida."

Da: www.sinistraelibertà.it

“Ringrazio il segretario del Prc Paolo Ferrero e quello del Pcl Marco Ferrando - dichiara il leader di Sinistra e Libertà - per aver accolto l’invito, da me rivolto ieri a tutti i leader delle forze d’opposizione, a un’azione comune in difesa degli assetti democratici, minacciati oggi dalla tendenza sempre più aggressivamente plebiscitaria e peronista del presidente del consiglio. Ma ringrazio anche tutte le forze che al mio invito hanno ritenuto di dover, in questo momento, declinare l’invito”.

“Il solo partito da cui non sia arrivata alcuna risposta - prosegue Vendola - è il Pd, ed è lo stesso partito che, meno di 24 ore ha ripreso alla lettera la mia proposta, rivolgendola però solo all’Idv e all’Udc.

Mi chiedo quale aberrante logica guidi in questo momento i dirigenti del Pd, e li spinga a considerare interessate alla difesa della democrazia solo le forze che abbiano passato la soglia di sbarramento nell’aprile 2008. Mi chiedo quale concezione della democrazia alberghi in chi ritiene inutile coinvolgere nella difesa della stessa forze democratiche socialmente e storicamente fondamentali solo perché attualmente non rappresentate in Parlamento.

Temo di dovermi rispondere che, nonostante le alte grida di allarme democratico, il solo interesse che ispira, e acceca, i dirigenti del Pd è quello elettorale e propagandistico, lo strappare qualche decimale di punto percentuale in più nelle urne.

Vorrei dire che, in un momento come questo, affidarsi a una logica così angusta e miope, è semplicemente suicida”.

Nichi Vendola

giovedì 21 maggio 2009

Gigi Pica sulle bio-masse

Anche Beppe Grillo contro le biomasse....no Gigge pica

Un pò d'informazione non fa mai male



Un video degli amici Marchigiani...
Movimento per la sinistra tuscanese

Risponde anche Luigi Francini

Buonasera,
ho letto l'intervento del Partito Democratico sul sito di toscanella circa la posizione del patto per Tuscania, sulla questione aperta della centrale a biomasse e sono rimasto esterefatto dai contenuti di tale intervento, tanto da spingermi a lasciare un personale e doveroso commento e mi chiedo: ma il PD tuscanese è colpito da deficienza democratica o insegue l'idea decisionista berlusconiana dove tutto è bianco o tutto è nero e ciò che viene decretato è indiscutibile e inappellabile?
la gran parte della nostra comunità vuole essere informata (dalla libera scienza e non dalla politica o dagli scienziati emissari della politica), vuole capire ciò che è stato deciso circa la centrale a biomasse ; quale sarà l'impatto sull'ambiente e sulla salute, quali saranno i vantaggi e gli svantaggi quale sarà il destino del paesaggio e delle attività produttive. Le forze politiche che stanno concorrendo per la formazione del nuovo consiglio comunale, hanno il dovere per ragioni di rappresentanza di raccogliere i sentimenti della comunità o di quella parte della comunità, che si pone domande :
il dibattito, la contestazione ,il confronto, l'informazione e le molteplici voci sono il fondamento della democrazia !L'eversione è distruttiva, mette a tacere , blocca la discussione ed è sconcertante che questa parola venga pronunciata da un partito autodefinito democratico

luigi francini

mercoledì 20 maggio 2009

Il pd tuscanese ha uno strano concetto di democrazia

Leggo, con stupore, le dichiarazioni del Pd tuscanese sulla centrale a bio-masse che dovrebbe essere realizzata a Tuscania.

Mi auguro che siano soltanto il portato di una totale non conoscenza della questione, che assieme a molte persone e soggetti politici, seguo da anni.

Vorrei ricordare che i tuscanesi su questa vicenda si sono già espressi, legittimando, ormai tre anni fa , l’amministrazione Cappelli, l’unica che allora si opponeva chiaramente alla realizzazione della centrale.
Contro il progetto si sono espressi molti consiglieri provinciali, in alcuni casi anche appartenenti al Pd.

La Regione Lazio e la Provincia di Viterbo hanno voluto riaffermare la loro contrarietà attraverso il varo di piani energetici che non prevedono la costruzione di impianti come quelli che si vorrebbero realizzare nel nostro territorio.

L’Università Agraria di Tarquinia ha addirittura realizzato uno studio sulle ricadute potenziali dell’opera.
In molte occasioni pubbliche il Presidente della Provincia, Mazzoli, si è espresso con forza contro la centrale a biomasse.
Per il Pd tuscanese tutto questo non conta, la democrazia e la partecipazione popolare è ridotta a mero atto burocratico.
Secondo costoro una sentenza amministrativa dovrebbe tacitare il volere di un’intera comunità locale, in contraddizione con le vocazioni storico ambientali ed economiche del territorio.

Chi osa non essere d’accordo viene addirittura tacciato di eversione (sic). Neppure Berlusconi in Val di Susa era arrivato ad utilizzare tali risibili argomenti.
Per quello che ci riguarda, continueremo ad opporci ad un’opera profondamente dannosa e fuori contesto, mettendo in campo tutti gli strumenti democratici utilizzabili.
Capiamo gli imbarazzi del Pd tuscanese, ma non servono gli anatemi, serve entrare nel merito della questione. Serve aprire un confronto vero sul modello di sviluppo che si vuole proporre per Tuscania nei prossimi anni. Serve misurarsi con le proposte concrete.
Sinistra e Libertà lo farà pubblicamente il 4 di giugno quando, alla presenza del consigliere regionale Enrico Fontana, spiegherà le ragioni dell’opposizione alla centrale a biomasse, e, nel contempo, avanzerà proposte concrete su energia, gestione dei rifiuti, valorizzazione e tutela del territorio.

Mi rendo anche disponibile a organizzare un’assemblea pubblica con tutti i candidati , credo che sia legittimo informare i tuscanesi su chi ha voluto e vuole la mega-centrale e soprattutto su quali sono i rischi che questa comporta.

Matteo ANTONUCCI, candidato di Sinistra e Libertà nella Lista “Patto per Tuscania”

lunedì 18 maggio 2009


VOI FOSTE PERSONE NORMALI
(Moni Ovadia da L'Unità del 9/5/2009)

Se foste un rom, quella di Salvini non vi apparirebbe come la
sortita delirante di un imbecille da ridicolizzare.

Se foste un musulmano, o un africano, o comunque un uomo dalla pelle scura, il
pacchetto sicurezza non lo prendereste solo come l'ennesima sortita di
un governo populista e conservatore, eccessiva ma tutto sommato
veniale.

Se foste un lavoratore che guadagna il pane per sé e per i
suoi figli su un'impalcatura, l'annacquamento delle leggi sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro non lo dimentichereste il giorno dopo
per occuparvi di altro.

Se foste migrante, il rinvio verso la condanna
a morte, la fame o la schiavitù, non provocherebbe solo il sussulto di
un'indignazione passeggera.

Se foste ebreo sul serio, un politico
xenofobo, razzista e malvagio fino alla ferocia non vi sembrerebbe
qualcuno da lusingare solo perché si dichiara amico di Israele.

Se foste un politico che ritiene il proprio impegno un servizio ai
cittadini, fareste un'opposizione senza quartiere ad un governo
autoritario, xenofobo, razzista, vigliacco e malvagio.

Se foste un uomo di sinistra, di qualsiasi sinistra,non vi balocchereste con
questioni di lana caprina od orgogli identitari di natura narcisistica
e vi dedichereste anima e corpo a combattere le ingiustizie.

Se foste veri cristiani, rifiutereste di vedere rappresentati i valori della
famiglia da notori puttanieri pluridivorziati ingozzati e corrotti
dalla peggior ipocrisia.

Se foste italiani decenti, rifiutereste di
vedere il vostro bel paese avvitarsi intorno al priapismo mentale
impotente di un omino ridicolo gasato da un ego ipertrofico.

Se foste padri, madri, nonne e nonni che hanno cura per la vita dei loro figli e
nipoti, non vendereste il loro futuro in cambio dei trenta denari di
promesse virtuali.
Se foste esseri umani degni di questo nome, avreste
vergogna di tutto questo schifo.

domenica 17 maggio 2009

Due parole sull'incontro di ieri

La centrale a biomasse rischia di trasformarsi in un inceneritore”, queste le dichiarazioni di Regino Brachetti, candidato a sindaco della lista civica “Patto per Tuscania”.

Nell’assemblea organizzata dall’associazione “Asso Tuscania”, in cui sono intervenuti i candidati alla carica di sindaco, tra i vari argomenti , è stata affrontata la questione della centrale a biomasse.

Se la candidata del PD non ha speso nemmeno una parola sull’argomento, molto chiara è stata la posizione della lista Patto per Tuscania: “nessuna mega-centrale a biomasse nel nostro terrritorio.”

La posizione che da sempre ha caratterizzato la sinistra, e quanti hanno a cuore il futuro di Tuscania, è una delle questioni che scaldano questa campagna elettorale.

I candidati del movimento per la sinistra nella lista “Patto per Tuscania”, Matteo Antonucci e Augusto Ciccioli, hanno espresso la loro soddisfazione per una presa di posizione così netta e decisa.

“Siamo convinti che vadano fatte delle scelte chiare. Per questo continueremo ad opporci alle biomasse in modo determinato. L’impegno per la tutela dell’ambiente deve essere serio e a 360 gradi, senza ambiguità. Ci impegneremo per una raccolta differenziata efficace, e per lo sviluppo di tutte le energie rinnovabili. Siamo consapevoli che il territorio è la risorsa più grande del nostro comune e per questo non abbiamo intensione di svenderlo al miglior offerente.

Non si può parlare di turismo, di ambiente,di trasparenza, di partecipazione, e allo stesso tempo avallare un progetto ambiguo e controproducente per lo sviluppo del territorio tuscanese,come quello della mega-centrale.

Peggio ancora, è impossibile non esprimersi o non avere un’opinione a riguardo, soprattutto se ci si candida per il governo del territorio.”

Movimento per la Sinistra tuscanese.

giovedì 14 maggio 2009

Immigrazione: Parla Nichi Vendola



"Un secondo barcone di sventurati è stato respinto e ricondotto in Libia. Quanti erano? Non è importante. 100, o 20, o 1, non ha importanza. Sono stati violati dei diritti e a violarli è stato il governo del nostro paese. Questi diritti violati costeranno a povera gente che sfuggiva a guerre massacri e fame in alcuni casi tortura e morte. Ho fatto una carellata veloce e più o meno tutti i dirigenti della sinistra, con toni più o meno diversi, hanno parlato, scritto, condannato. Non Basta!!! A fronte di questa infamia c'è un'esigenza precisa, ineludibile, che la sinistra dia una risposta unica e compatta antirazzista. Non possono esserci distinguo e non può essere una campagna elettorale che spegne il nostro sdegno. Chiedo che questo appello venga raccolto e si concretizzi nel giro di poco tempo nella risposta della Sinistra italiana contro al razzismo, contro l'intolleranza e per ristabilire i diritti di asilo e di accoglienza."

Nichi Vendola

mercoledì 13 maggio 2009

Dal Corriere di Viterbo di oggi

INTENSA ATTIVITÀ DI “SINISTRA E LIBERTÀ”

L’attività della neonata “Sinistra e libertà”, la parte di Rifondazione comunista che uscendo dal partito ha aderito al progetto politico di Nichi Vendola, si intensifica anche a Tuscania. Dopo l’incontro con l’assessore regionale al bilancio Luigi Nieri nel corso del quale sono state presentate le linee strategiche a favore dei giovani e del mondo del lavoro, domenica scorsa il giovane segretario locale Matteo Antonucci ha organizzato un incontro con il parlamentare europeo, ricandidato alle prossime elezioni, Roberto Musacchio. “Una scelta quella europea che ritengo irrinunciabile. Un’Europa che avanza politiche liberiste, ma che contemporaneamente si fa promotrice di politiche ambientali ambiziose e di difesa dei diritti civili. Il mio impegno – ha detto Roberto Musacchio - è sempre stato quello di cambiare questa Europa, da una prospettiva di sinistra”. Durante l’incontro con i cittadini i rappresentanti di SeL non hanno parlato solo di progetti e programmi per l’Europa, al centro del dibattito sono entrati anche i temi locali e questo non poteva essere altrimenti vista la presenza dello stesso Matteo Antonucci e di Augusto Ciccioli nella lista “Patto per Tuscania”. “ Siamo sicuri che il futuro di Tuscania passa attraverso lo sviluppo di una nuova politica del territorio. Biosogna puntare all’agricoltura multifunzionale, puntando sui marchi, sul PSR e sviluppando l’utilizzo della buona pratica agricola che non compromette il futuro della prossime generazioni”. Anche in materia di energia il no alle mega centrali a biomasse è stato forte e chiaro: “ Non si può compromettere un intero territorio per reperire le risorse necessarie ad alimentare le grandi centrali – afferma Matteo Antonucci – siamo favorevoli all’utilizzo delle biomasse solo per le piccole produzioni che assorbono esclusivamente quanto è possibile ricavare dalle colture esistenti. Come è possibile immaginare centinaia e centinaia di ettari di questo territorio stravolti dalle coltivazioni di piante a rapido accrescimento. Per non parlare, peggio ancora, alla possibilità di approvvigionamenti di materie da bruciare che arrivino da centinaia o forse migliaia di chilometri. In tema di servitù energetiche in questo territorio abbiamo già dato, a Montalto e peggio ancora a Civitavecchia”. Anche per il quartiere ex Gescal, l’on. Musacchio ha lanciato un progetto interessante: “ Per riqualificare il quartiere è possibile reperire appositi fondi europei destinati all’archeologia industriale. Il quartiere ex Gescal, costruito in seguito al terremoto, rappresenta un modello architettonico che può rientrare nelle tipologie previste dai regolamenti comunitari in materia di interventi dedicati all’archeologia industriale”.

sabato 9 maggio 2009

Capogruppo Europeo del M.P.S a Tuscania

Domenica 19 maggio sarà a Tuscania il parlamentare europeo Roberto Musacchio.

Musacchio è il capogruppo uscente del movimento per la Sinistra a Bruxelles, europarlamentare con il più alto numero di partecipazione alle sedute, impegnato da sempre per le vertenze ambientali e territoriali, fortemente legato alla Tuscia dove ha scelto di abitare. Si candida nuovamente con la lista Sinistrà e Libertà.

Sarà presente per le vie del nostro paese e terrà un incontro con la cittadinannza a proposito del Parlamento Europeo, del buon lavoro svolto in questi anni e dei progetti in cantiere.

Dopo una passeggiata per la fiera, l’ appuntamento è alle ore 12, in piazza Mazzini, dove è organizzato un aperitivo al bar S.Marco.

Saranno presenti anche i canditati alle elezioni comunali Del movimento per la sinistra, Matteo antonucci e Augusto Ciccioli.

venerdì 8 maggio 2009

A proposito di elezioni...

Il movimento per la Sinistra di Tuscania ha deciso di sostenere la lista civica “Patto per Tuscania” nelle prossime elezioni amministrative. La scelta nasce dal confronto con le realtà tuscanesi compatibili con il nostro percorso politico e la nostra idea di governo del teritorio. Ci siamo confrontati con il PD con il quale però sono emersi punti di vista troppo distanti per intraprtendere un percorso condiviso e che si ponesse in continuità con il buon lavoro svolto dall’ex assessore all’ambiente Augusto Ciccioli nella giunta Cappelli.

Sono sicuramente molte le questioni sulle quali occorrerà un grande impegno da parte della nuova amministrazione , quelle che ci stanno più a cuore e che riteniamo inderogabili sono la partecipazione e la trasparenza degli atti amminastritivi. Saimo convinti, vista la grave situazione del bilancio comunale, che non sia possibile nessun tipo di amministrazione, senza il consenso e la partecipazione delle delle associazioni di categoria, dei movimenti giovanili, della cittadinanza tutta.

Partecipazione e trasparenza quindi, come prerequisiti essenziali, come una piattaforma comune alla quale speriamo che si associno anche le altre liste e gli altri candidati.

In Campo ambientale continueremo la nostra battiglia per un territorio libero da servitù energetiche e da palazzinari. Ci impegneremo per l’utilizzo di tutte le fonti rinnovabili di energia, per la realizzazione di una raccolta differenziata efficiente e realmente operativa e per lo sviluppo di un territorio, come quello tuscanese, che trova nell’ambiente, nella storia e nella cultura le sue risorse più grandi.

Per questo continueremo ad opporci alla megacentrale a biomasse, continueremo una battaglia che abbiamo sostenuto per anni assieme a moltissime persone, associazioni oltre a diversi soggetti politici. Nonostante la decisione del commissario ad acta non siamo disposti ad avvallare un proggetto che rischia di stravolgere irreparabilmente l’assetto socio-economico della nostra città.

Per ragioni concrete e importanti come questa abbiamo scelto di sostenere la candidatura a sindaco di Regino Brachetti, forti del sostegno di grandi personalità della politica e della cultura.

P.S.:Se l’assessore al bilancio della regione Lazio è già stato a Tuscania per sostenere disoccupati e cassaontegrati, nei prossimi giorni saranno presenti nel nostro paese Roberto Musacchio, Capogruppo della Sinistra al parlamento europeo e Giulia Rodano assesore alla cultura della regione Lazio.

giovedì 7 maggio 2009

Non capiamo e non ci rassegnamo…abbiamo solo vent’anni!!!

In questo periodo, nel nostro Paese abbiamo assistito a una continua aggressione dello stato di diritto, della Costituzione repubblicana, abbiamo visto sparire il potere contrattuale dei sindacati, abbiamo assistito, quasi rassegnati, a una politica fascista sulla questione dei migranti, alla schedatura del popolo Rom. Vogliamo parlare dell’attacco alle pensioni e della norma “anti-precari”? Tutto questo mentre eravamo impegnati in un dibattito, a tratti autistico e carico degli antichi vizi che hanno attraversato la storia novecentesca dei comunisti, (siamo scomparsi dal parlamento, siamo in “via d’ estinzione” nella società). Per molti, la sinistra, è ormai solamente un ricordo, per altri una scommessa. Abbiamo continuato a parlare di “una notte in cui tutte le vacche sono nere”.

Non ci rendiamo conto che non è vero che tutte le vacche sono nere, chi ha la pretesa di scrivere “menù per ristoranti dell’avvenire”, riproponendo modalità e discussioni di altri tempi, parla solamente a una richiesta individuale di rassicurazione! Un po’ come quello che si rende conto che il mondo gli stà cambiando sotto i piedi ma non trova risposte e modalità d’intervento, prendendo così per buone le uniche che conosce.

Non siamo così presuntuosi da credere di avere le risposte… abbiamo solo vent’anni, forse nemmeno ce ne sono!

Ci dovrebbere essere la volontà, quella si, di ricercare nuove strade, aprire nuovi conflitti e nuovi spazi di dialogo e partecipazione.

Per questo guardavamo con fiducia al congresso di Chianciano e a quellla scritta in bianco sul palco del Pala- Monte dei Paschi: Ricominciamo. Per questo ci siamo appassionati all’intervento di Fausto Bertinotti, e al vento di novità e cambiamento portato dalle parole di Nichi Vendola.

Crediamo che il desiderio di modificare le strutture esistenti, la volontà di rivendicare la “libertà dei corpi e delle menti”, l’intenzione reale di ricominciare aprisse la strada alla consapevolezza della necessità di una rivoluzione delle moltitudini. Questo è quello che ci lascia sperare il progetto di costruzione di una sinistra nuova.

Per quello che ci riguarda, cercheremo di lavorare, almeno nel nostro circolo, provando a occupare tutti gli spazi possibili con tutti i soggetti,associazioni, comitati, più vicini al nostro modo di sentire e di pensare. Proveremo a farlo con entusiasmo, tentando di far appassionare più persone possibili, cercando di essere “comunisti” non solo nelle discussioni congressuali, ma nella pratica e nelle lotte politiche.

Di sicuro non ci rassegnamo…, crediamo che la necessità di una sinistra capace di parlare la lingua della uguaglianza e della liberazione, a prescindere dal nome e dal simbolo, sia troppo forte.